Questa non è una marcia per la pace. È una marcia per la sopravvivenza.
Ogni passo è un abbraccio a una donna, una possibilità di vita per un bambino. Questi passi non servono a urlare simbolicamente "pace", perché il punto è la dignità minima: un'umanità che possa, in qualche modo, far dire basta alle morti di donne e bambini, basta alle morti di civili.
Non c’è alcuna giustificazione per continuare un massacro.
Ogni passo di questa marcia è un mattone di un palazzo distrutto, di una casa che non c’è più, di un piatto di riso che non arriva. Ogni passo è un ponte tra l’orrore e la speranza.
Non è la pace che cerchiamo: quella è solo un bell’ auspicio. Vogliamo che sia restituita la speranza a Gaza, che finisca la strage degli innocenti, che si ascolti il rumore delle frasi, che si dia senso alle parole di chi, da quelle terre, benedisse i puri di cuore, i misericordiosi, i miti e gli operatori di pace.
Questa marcia è per Gaza. Per i bambini di Gaza, per le donne di Gaza, per la vita di Gaza, per i cuori affranti di Gaza. Ogni passo è un pezzetto di strada per stringere un patto tra esseri umani: smettetela di uccidere, di creare sgomento, tristezza, odio.
Abbiate il coraggio di fermarvi in nome dell’umanità.
Chi uccide ha sempre torto. E non c’è nessun Dio che possa giustificare un eccidio.
Questa non è una marcia per la pace. È una marcia per la vita. Beati i miti, perché erediteranno la terra. Beato chi avrà il coraggio di guardare negli occhi quei bambini, nei visi segnati di quelle donne, nelle rughe di tutta la popolazione di Gaza — e avrà il coraggio di dire basta.
Ogni passo è una speranza. Ogni speranza sarà certezza.
Marciare con noi significa marciare per tutti i bambini e le donne di Gaza.
Solo questo. Per i loro sorrisi e il loro futuro.
Ci troveremo alle ore 18.00 davanti al comune di Siligo per raggiungere la comunità di Mondo X S’Aspru, dove i ragazzi di Padre Salvatore Morittu e di Padre Stefano Gennari ci accoglieranno. In quella terra di incontri ascolteremo le parole dei palestinesi di Gaza e leggeremo la carta di S’Aspru firmata, a suo tempo, nel gennaio del 2024.
Il sindaco di Siligo
Giovanni Porcheddu
Il presidente di Intrecci culturali
Paolo Bellotti